Marvel IT presenta

WEBSPINNERS #40
RAGAZZI RAGNO
#2 - Paura e delirio a New York

di Mickey

1.

Casa Webb è abbastanza grande da ospitare una sala da pranzo e la padrona di casa è abbastanza tradizionalista da volerla utilizzare ad ogni pasto. I suoi coinquilini, Oliver "Ollie" Osnick e Martha "Matt" Franklin si sono abituati e, sotto sotto, apprezzano quel modo di fare. Anche se per fare una colazione con tutti i crismi rischiano sempre di fare tardi al lavoro.
La cena è un altro discorso, possono prendersi tutto il tempo che vogliono. Ollie è rientrato dalla solita lunga giornata in cui si barcamena tra il dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica e Meccatronica e il suo ingaggio part-time alla REvolution, e Matt è reduce da una giornata dal suo primo, vero lavoro trovato di recente, poco dopo il diploma. E hanno come sempre, di che sfamarsi.
- Tutto bene oggi? - domanda Ollie, tra una forchettata e l'altra di insalata.
- Sì, le signore continuano a essere molto gentili con me e mi insegnano un sacco di cose - sorride la ragazza, con l'espressione di chi è stanco ma soddisfatto.
- Sono contenta che hai trovato subito la tua strada - conviene Cassandra Webb. - A proposito, devo farvi vedere una cosa. - La veggente si alza, prende da un mobile un quotidiano arrotolato e riprende posto. - E' maleducazione leggere a tavola - premette, a dimostrazione della sua vera età anagrafica, e inizia a sfogliarlo - ma stavolta farò un'eccezione.
- Qualche articolo su di noi? - si gasa il ragazzo. Da poco hanno esordito come Spider Lass e
Spider Lad e cercano un feedback da parte dei media. Perlopiù scarso finora. Del resto hanno avuto occasioni di mettersi in mostra di poco migliori di salvare gattini sugli alberi.
- No, spiacente. E' un altro genere di notizia... positiva ma dal retrogusto amaro. Guardate.
La pagina è dedicata al caso della settimana, che aveva accentrato le attenzioni di tutti gli appassionati del mondo dei supereroi: l'apparente strage dei Vendicatori della Costa Ovest. Solo il giorno prima era stato reso pubblico, con sollievo, che si trattava di una storia di copertura per portare allo scoperto un complotto contro di loro.[i] Se Cassandra non si fosse presa la briga di evidenziare alcune righe di un trafiletto, i Ragazzi Ragno avrebbero perso molto più tempo a mettere a fuoco la notizia.
- Charlotte... è stata catturata! - legge a voce alta Martha. Si riferisce alla nipote di Cassandra, nonché quarta e controversa Donna Ragno, con cui di recente avevano perso ogni rapporto e ogni speranza di sua redenzione.
- C'era lei dietro il
complotto della finta morte dei VCO? - si sporge Oliver, per leggere meglio.
- Non direttamente, ma era coinvolta in qualche grado. Ormai non può meravigliarmi più niente di ciò che la riguarda - dice laconica la nonna della donna in oggetto.
- Tu... sei contenta o...? - le domanda la ragazza.
- E' un buona notizia per la giustizia. Vado a prendere la carne - cambia di colpo argomento Madame Web, si alza e va in cucina.
Ollie e Mattie si guardano con una certa pena negli occhi. Non hanno bisogno di esprimere a parole ciò che pensano e provano per la loro amica.

2.

Mr. Weird è arrivato a New York in tutta fretta. Appena aveva sentito dell'attacco di Mr. Fear a San Francisco[ii], aveva preso il primo volo per gli Stati Uniti, nonostante il rischio di imbattersi negli agenti del P.H.A.D.E.. Per una persona il cui potere si nutre della paura altrui, l'esistenza di un gas che potesse scatenare quell'emozione era apparsa come una manna dal cielo, una tentazione irresistibile. E gli ispirava una naturale simpatia qualcuno che avesse il titolo di «Mister» nel proprio nome di battaglia. Purtroppo, finché ha messo piede in America, del super-criminale erano scomparse le tracce dopo la sua sconfitta da parte del Ragno Rosso. Un buco nell'acqua.
Il destino ha voluto dargli un'altra chance: una decina di giorni più tardi, il Signore della Paura ha colpito Manhattan[iii] e ha ricattato l'intera Grande Mela, promettendo un attacco su larga scala se non avesse ricevuto un generoso riscatto. Eppure, nessuno nel sottobosco dei delinquenti della città era riuscito a dirgli dove si nascondesse, per poter comprare direttamente alla fonte la formula o per stringere un'alleanza. In fondo, da quando ha perso la guida del suo capo, il misterioso Quest, volatilizzatosi in un altro piano delle realtà[iv], ha bisogno di un nuovo punto di riferimento. O ritrovare quello vecchio. Si trova nel Greenwich Village e si sta dirigendo verso quello che, secondo la guida Lonely Planet, è l'ufficioso Sanctum Sanctorum di Dottor Strange. Se c'è qualcuno che può farlo ricongiungere con Quest, è lo Stregone Supremo. Con le buone o con le cattive.

Quando Mr. Fear ha attaccato per la prima volta Manhattan, Oliver Osnick e Martha Franklin stavano lavorando e sono stati colti di sorpresa.
Ora che la cittadinanza non si è piegata al suo ricatto e il terrorista ha dato seguito alle sue minacce[v], non si fanno trovare impreparati.
Tutta la città è in preda a un attacco di panico. Ma loro sono i protettori del Greenwich Village e il loro compito è ripristinare l'ordine nel loro vicinato.
Non che in genere non sia un quartiere fuori dal comune, frequentato da tipi eccentrici. Oggi, però, regna sovrano il caos.
- Come va? - domanda Spider Lad, la voce attutita da una mascherina che gli copre bocca e naso.
- Potrebbe andare meglio. Non è così semplice mettere in pratica gli insegnamenti del sensei - ammette Spider Lass.
- Ce la puoi fare.
La protezione che hanno subito approntato li risparmia dalla maggior parte degli effetti del gas e, per fortuna, non sono stati gli unici newyorkesi ad aver preso certe precauzioni dopo il primo attacco. Nemmeno loro avevano potuto evitare le prime boccate, né sfuggire alle esalazioni che penetrano attraverso gli occhi o la pelle. Per questo stanno compensando con esercizi di rilassamento imparati dal loro insegnante di arti marziali e meditazione.

Un ragazzo con i capelli a spazzola, i muscoli pulsanti sotto una camicia a quadri verdi e neri, sta cercando di aprire a spallate la casa dello Stregone Supremo.
- Quella non è la base del dottor Strange?
- Sì, e questo mi preannuncia solo guai... Signore! Che sta facendo?!
Mr. Weird si volta e trasecola alla vista dei due eroi in costume. Gli balzano agli occhi le tre paia di braccia meccaniche e il simbolo dell'aracnide stampigliato sui loro petti.
- Ragni? Ancora Ragni? E' una persecuzione..!
- Perché?
- L'Uomo Ragno è stato un mio fiero avversario e da tempo attendo una rivincita. Potrei considerarvi come un aperitivo...
- Wow, è un nemico di Spidey! - mormora Matt, accompagnando l'entusiasmo con un discreto colpo di gomito.
- Che io e te, che siamo i presidenti del suo fan club, non abbiamo neanche idea di chi sia. Vorrà pur dire qualcosa..?
- Che dobbiamo tenerci più informati!
- Fatemi ricevere da Strange e potrei scegliere di lasciarvi vivere - si re-intromette l'esagitato delinquente.
- Vorrei avere conoscenze così altolocate, ma il Dottore è fuori dalla nostra portata - confessa Ollie.
- Allora ritorno al piano originale di calpestarvi come i fastidiosi insetti quali siete.
- Mi mancavano questi dialoghi da criminale d'altri tempi. Hai pensato a un costume in tema? Se mettessi pantaloni viola sotto quella camicia verde...
Come un novello Hulk, Weird piega le gambe e spicca un balzo animalesco verso Spider Lad, travolgendolo. Il loro rotolamento si blocca precocemente grazie alla reazione delle braccia meccaniche dell'aracnide.
Ollie rispolvera la sua arma offensiva principale, anche se è stato sempre il primo bersaglio dei suoi detrattori. Lo spray al pepe, nebulizzato dai suoi polsi.
- Ma che ca##o..?! Sei una fo##u#a verginella?! - sbraita Weird, arretrando mentre si stropiccia il viso.
Spider Lass ne approfitta per coglierlo alla sprovvista e gli sferra alle spalle un calcio che avrebbe reso fiero il loro maestro.
- Mi sembri molto... nervoso ma non obnubilato dal panico... e non porti una maschera antigas... - si domanda Spider Lad.
- Sei immune al gas di Mr. Fear..? - insiste Spider Lass.
- Immune? A quanto pare me ne nutro!
- E chi poteva imbattersi in uno così, in una giornata del genere, se non noi?
Nonostante il loro armamentario e il loro allenamento, Mr. Weird riesce a tener testa a entrambi, grazie a uno sfoggio di crescente forza bruta che elargisce con una sregolatezza non prevedibile.
Con una nuova mossa calcolata, il criminale avvinghia un braccio idraulico di Spider Lass e la trasforma in un giavellotto umano da scaraventare contro il suo compagno. I due amanti si ritrovano, intontiti, l'uno sull'altra, i volti vicini, ma i dolori dissipano qualsiasi tensione sentimentale.
- Dobbiamo bloccarlo - lo informa Martha, che si alza alla massima velocità in cui riesce con le ferite e dal suo braccio scaglia una fune arpionata che, a un preciso scatto, si avvolge come una spira intorno a Weird, già pronto a riassediare la dimora di Strange.
- Siete più fastidiosi di due veri ragni - dice Weird, sempre più irriconoscibile. Ogni minuto che passa la sua figura si dilata, i suoi muscoli - compresi i facciali - si gonfiano fino a deformarlo. A quanto pare, è vero che si nutre della paura o del gas che lo provoca. Del resto, a debita distanza, ci sono residenti e passanti che scappano via terrorizzati dallo scontro. Uno scontro che, in condizioni normali, li avrebbe addirittura divertiti.
Uno strattone è sufficiente al sempre più forte Weird per spezzare la corda in cui i Ragazzi Ragno hanno tentato di imprigionarlo.
- Ecco altri 30 dollari in fumo... - si lamenta Osnick. L'armamentario da super-eroe costa.
- Ok, abbiamo altri assi nella manica? E non tirare in ballo la pistola spara-ragnatele - allude la Franklin all'arma rubata alla Regina Ragno, un pezzo unico di cui lei non dispone.
- Non... possiamo sconfiggerlo - si arrende Spider Lad, contagiando la sua compagna.
Mr. Weird li carica, deciso a spezzare le loro vite e liberarsi di una noia. Man mano che si avvicina loro, il loro ragionevole timore di essere sconfitti e di morire si riverbera nella sua direzione.
Ed è la goccia che fa traboccare il vaso.
Si blocca, dolorante, in preda egli stesso a quell'emozione adesso.
- Troppa paura... troppa..!
Le vene sul suo collo, sulla sua fronte, sulle sue braccia sono così in rilievo che paiono dover esplodere da un momento all'altro.
Weird si porta le mani alla testa, d'istinto, poi al petto, con l'espressione stupefatta di chi è stato pugnalato al cuore a tradimento.
Spider Lad gli corre incontro e si inginocchia al fianco del corpo riverso del ragazzo. Gli preme due dita contro la vena giugulare, contro il polso: nonostante vari tentativi di rianimarlo, non rileva nessun battito.
- Ca##o... credo sia morto!
- Chiamiamo un'ambulanza! - propone scioccata Spider Lass.
- Pensi ce ne siano disponibili col macello che c'è in giro?!
- Portiamocelo noi, allora!
- C'è gente viva che ha più bisogno di noi...
- Allora lascio un messaggio all'F.B.S.A.: che perlomeno lo prelevino e indaghino, era un super-criminale.
Un impulso di umana pietà le fa chiudere gli occhi e ricomporre gli arti, mentre effettua una chiamata anonima dal suo cellulare.
Qualcuno conoscerà mai la storia di Mr. Weird? La sua famiglia verrà a sapere di come l'ha perso tra le strade di New York?
Per i nostri eroi, non è più il tempo di inutili domande, ma di tornare a pattugliare il quartiere e salvare le persone da se stesse.

3.

I Ragazzi Ragno non hanno fatto in tempo a godere del relativo successo del loro addestramento che, qualche giorno dopo, una notizia inaspettata li coglie.
Con i borsoni in spalla, si fermano davanti alla porta d'ingresso del dojo
di McKinley & Lau, dove si allenano in arti marziali e dove studiano meditazione.
O meglio, allenavano e studiavano, perché l'ingresso e la facciata sono sbarrati dai caratteristici sigilli a nastro del F.B.I..
- Che è successo?!
- E che ne so. Che non fosse a norma? Non ho mai notato niente che non andasse - fa spallucce Oliver, forte di qualche rudimento di ingegneri. Ma non di legge, o saprebbe che i federali non si muovono per una violazione simile.
- Se avessimo il cellulare del maestro... o meglio, se solo lui avesse un cellulare...

- Ragazzi, non avete sentito? - interviene un passante molto curioso, un abitante della zona.
- Cosa?
- La palestra è stata sequestrata dai federali. Non si sa bene che è successo, ma dev'essere roba grossa. Del resto le voci sulla padrona sono pesanti...[vi]
- Quali voci? - chiede ulteriori spiegazione Mattie, ma lo sconosciuto si sta già allontanando e salutando con un cenno discreto della mano. - E ora?! Dove li troviamo altri maestri così?
- E' la volta buona che ci rivolgiamo alla «Master Kee» - risponde risoluto il suo ragazzo. Non sembra molto scosso, anzi, quasi eccitato all'idea di cambiare e rivolgersi a maestri delle arti marziali di alto livello e molto ammanicati nel fantasmagorico mondo degli eroi in costume, quali i Figli della Tigre. In realtà non sono sempre in città e i più derubricano come una leggenda il fatto che quella sia la loro palestra.
- Ma è fuori mano, a dir poco!
L'obiezione di Martha è la stessa che gliel'aveva fatta escludere sin dall'inizio: si trova nel distretto del South Bronx, nel quartiere di Claremont. Avrebbero perso molto tempo a raggiungerla e a rincasare.
E, a quanto pare, ne perderanno:
- Ne varrà la pena, fidati - le dà una pacca sulla spalla Ollie, con un sorriso entusiasta disegnato sulla bocca. - Facciamo una passeggiata e andiamo a chiedere informazioni..?

 

4.

 

Per la prima volta da quando ha iniziato a lavorare presso una rinomata boutique di Manhattan, Matt Franklin si presenta con un livido in faccia.
Quando mette piede nel retrobottega, le colleghe sarte saltano tutte in allerta.
- Martha! - la chiamano con il suo nome di battesimo. Sono tutte mestieranti di mezza età e non sono a loro agio a usare nomignoli moderni o tantomeno ambigui come "Matt".
- Che ti sei fatta?
- Se è stato il tuo ragazzo, dicci che lo hai già lasciato!
- Oh, no, no! - mette le mani avanti la ragazza, mentre si spoglia e prende posto davanti alla macchina per cucire.
La situazione ha un che di divertente: dovrà dire una bugia, ma non per coprire il suo uomo, come purtroppo molte donne fanno.
- Mi... sono fatta male in palestra.
La scusa è più che plausibile, non foss'altro che è veramente successo, in passato, durante gli allenamenti. Eppure non è il caso di quel livido, dovuto al pugno di un malvivente il cui tentativo di rapina aveva sventato nei panni di Spider Lass.
- Oh, in palestra... - le fa eco una signora, con un evidente sottotesto di incredulità.
Se solo sapessero la verità.
La giornata di lavoro viene scossa dal lontano rumore di un boato. Per certi versi è ordinaria amministrazione a New York, ma non per questo la gente comune non si allarma o non si incuriosisce per capirne la causa; e a maggior ragione una supereroina in erba.

Dalle finestre dei laboratori della REvolution, si vede addirittura il fumo levatosi dal luogo dell'esplosione.
Molti impiegati sono affacciati per osservare lo spettacolo, altri stanno seguendo la dinamica degli eventi in diretta televisiva.
A quanto pare, un criminale che si fa chiamare Coordinatore ha attentato alla sede della polizia.[vii]< /span>
Non ci vuole molto perché i due fidanzati si mettano in contatto.
- Io voglio andare ad aiutare - dice Mattie a un capo del telefono.
Oliver non fa in tempo a rispondere che il responsabile del laboratorio si mette a sbraitare:
- Chi non ha amici o familiari coinvolti nell'attentato, è pregato di ritornare al lavoro!!!
- Amore, anch'io vorrei, ma non so che scusa inventarmi... e poi c'è già l'Uomo Ragno sul posto. Hai visto com'è emerso dalle macerie?
- Sì, è troppo un mito. Ho ancora la pelle d'oca. Ma tu la conosci la tizia che sta lavorando con lui?
- No, mai vista o sentita, e neanche i giornalisti nella diretta sembravano saperne niente. Dev'essere una supereroina nuova.
- Già... comunque anch'io avrei qualche problema ad andarmene ora.
- E' roba grossa, se ne possono occupare anche i Fantastici Quattro o i Vendicatori. Ora devo riattaccare perché il signor Richardson sta per farmi una sparata..! Ciao!

5.


- Ok, questo è il periodo peggiore di New York da molto tempo a questa parte!
L'esclamazione di Spider Lass non è affatto peregrina.
Il colmo è non hanno ancora visto niente.
E che non si tratta solo della loro città.
Dopo una ventina di giorni dall'attacco del Coordinatore, ultimo di una serie di drammi, la città è vittima della manipolazioni di Madcap.
- Chi diavolo è Madcap, poi?! - si è chiesto Spider Lad, quando i social network avevano iniziato a diffondere la notizia dell'ennesima crisi. Dopo aver già seminato il caos al Metropolitan Museum, il folle supercriminale aveva irrotto durante una popolare trasmissione televisiva e approfittato delle sue telecamere per trasmettere in diretta, nelle case degli americani della costa est, un messaggio ipnotico che portasse gli spettatori alla follia.[viii]
Ormai pane quotidiano, per il popolo degli Stati Uniti d'America.
- Non lo so, sono solo contenta che noi non abbiamo il tempo di guardare la tv.
Quel commento fa subito fare mente locale verso qualcuno che non gode dello stesso vantaggio.
- Ma Cassandra..?
Martha prova a chiamarla, ma la rete telefonica è occupata. Prevedibilmente.
- Tu va' a casa a controllare! - le intima Ollie. In un altro frangente avrebbe rimbrottato con fare femminista quell'ordine perentorio, ma non è il caso di fare storie.

Da quando ha riacquistato la vista, si può dire che Cassandra Webb sia diventata una tele-dipendente. Un modo come un altro per recuperare il tempo perduto. Ci sono così tante cose da vedere e il televisore può aprire tante di quelle finestre sul mondo. Soprattutto la tv via cavo.
La sfortuna ha voluto che stesse seguendo lo show di Oprah quando Madcap è irrotto nel suo studio e ha dato seguito al suo assurdo piano.
E ora che il tarlo della follia si è insinuato dentro di lei, un oscuro pensiero che le stava divorando il subconscio è emerso in superficie.
Non merita la seconda chance che ha avuto. Inganna la solitudine, ospitando i Ragazzi Ragno sotto il suo tetto... ma è una donna sola, che non è stata in grande di impedire alla sua famiglia di andare incontro al disastro.
E le manca da matti il dono della chiaroveggenza. Forse, con un piccolo, doloroso aiuto, può riacquistarlo.

Raggiungere casa non è semplice. Il Greenwich Village è di nuovo un inferno.
Gente che sfreccia a cento chilometri l'ora su strade urbane. Gente che spara. Gente che ascolta a tutto volume Miley Cyrus.
"Cassandra starà bene. Avrebbe avuto una visione se ci fosse stato qualche pericolo" cerca di rassicurarsi Spider Lass, saltando macchine in corsa, evitando proiettili vaganti, scansando mobili lanciati dalle finestre.
Non si preoccupa della sua identità segreta, quando prende le chiavi dalla cintura e, con mano tremanti, le usa per entrare in casa.
E ciò vede la terrorizza ben più del gas di Mister Fear.
Madame Web sta puntando una frusta elettrica da cucina, in funzione, verso il suo occhio destro.
- No! - urla, in contemporanea al lancio di un rampino in sua direzione che arpiona l'elettrodomestico e lo scaglia via.
- Cosa hai fatto?! La vita non ha senso! La mia vita è senza senso! Non la voglio vedere! - farnetica la donna.
- Cassie, non sei in te... devi tornare alla realtà! Sei sotto ipnosi! - le sbraita contro, accompagnando le urla con scossoni sulle spalle.
In tutta risposta, la veggente allunga un braccio verso le sue spalle, afferra una lama da un portacoltelli e lo agita a mezz'aria . Martha evita per un soffio di ritrovarselo conficcato nel fianco, ma non è abbastanza veloce da scampare a un fastidioso graffio sulla pancia.
- Dovrò lavare e ricucire il costume adesso!
In un impeto di rabbia, d'istinto, Spider Lass si rifugia nella sua arma più facile: lo spray al pepe.
- Aaargh! Non vedo! Non ci vedo!
- E' passeggero... calmati! Prendi respiri profondi col diaframma... e sciacquati il viso!
Con un immotivato senso di colpa, Mattie apre il rubinetto e spinge Madame Web verso il lavabo.
L'effetto va oltre le migliori aspettative. L'attacco non è servito solo a disorientare la donna.
Quando solleva il suo volto imperlato di acqua, il suo sguardo è diverso, confuso.
- Cosa... cosa è successo? Martha... io...
- Va tutto bene adesso, Cassandra - la abbraccia.
- Perché..? Perché non prevedo più niente di ciò che mi riguarda?!
- Non ci pensare. Ora barricati in casa e distenditi sul letto.
La donna annuisce con lo stesso atteggiamento di una signora anziana.
"Forse possiamo usare lo spray sulle altre vittime di Madcap per farli rinsavire!" ingrana il cervello di Spider Lass. Non è sicura che il successo sia dipeso dalle peculiarità di Madame Web, ma tentar non nuoce.
Scrive un messaggio sul cercapersone di Oliver, che si sono procurati per questo genere di emergenze, prima di uscire e affrontare il delirio imperante nel Greenwich Village.
E Spider Lad leggerà il messaggio con qualche minuto di ritardo, perché impegnato a osservare una procace ragazza che, in preda alla follia, sta correndo nuda per strada, con una bandiera americana in fiamme tra le mani.

6.

Dopo una lunga giornata divisa tra il lavoro e l'università, Oliver Osnick non si meriterebbe di rincasare e, nella loro stanza, trovare la sua ragazza seduta davanti al PC, intenta a piangere.
- Che è successo..?! Dov'è Cassandra? - chiede senza salutare, lanciando lontano la sua valigetta per fiondarsi accanto a lei.
- E'... è al corso di informatica... scusa, sono solo io una stupida...
- Sei stupida se non mi dici cos'è successo...
Il browser è aperto sulla gruppo ufficiale dello storico fan club dell'Uomo Ragno, fondato da Flash Thompson anni prima e adesso gestito da entrambi.
Nell'era dei social network, la condivisione delle informazioni su una passione è cambiata. I fan del supereroe possono postare in diretta segnalazioni sul loro eroe preferito.
E poco prima, nel Lower East Side, qualcuno aveva rubato uno scatto dell'arrampicamuri, accompagnato da una ragazza in costume.[ix]
- Quella Catalyst - indica lei il monitor, nel punto in cui i pixel tratteggiano quel nome - E' di nuovo con Spidey... ormai è ufficiale per tutti... è la sua sidekick.
- Mmm.
- Quindi non era una questione di principio... non è contrario ad avere una spalla... capisci? Non gli andavo bene io.
- Magari ha cambiato idea. Magari lei ha veri superpoteri, non ha bisogno di... essere protetta. Oppure è la "nuova Gatta Nera"... non so se mi spiego - allude con un occhiolino malizioso.
- Perché lo difendi?- Non lo sto difendendo, sto cercando una spiegazione. Anch'io avrei voluto essere la sua spalla, o non staremmo qui a parlare. Neanche a me sta bene che non abbia dato segni di vita da quando siamo tornati in azione. L'indifferenza è una brutta bestia.
- Esatto... che cosa c'è di sbagliato in noi?
- Niente. Soprattutto in te, non c'è niente che non vada. Io... non voglio vederti così. Dobbiamo dimenticare l'Uomo Ragno. Dobbiamo andare avanti. Voglio vederti sorridere.
- Ok... - abbozza un sorriso la ragazza, facendo spallucce.
- No, non così... qualcosa di più incisivo. Non era previsto per oggi, ma... aspettami un attimo.
Il ragazzo si alza, scosta il quadretto che incornicia il primo (e unico) articolo di giornale che abbia mai parlato di Ragno-Kid e svela una piccola cassaforte.
La apre e ne estrae una scatolina quadrata.
Si inginocchia su una gamba, ai piedi del letto, e apre la scatola, che contiene un anello di fidanzamento:
- Martha Franklin, vuoi sposarmi?

Continua..!


Note
Questo episodio e il prossimo rappresentano un omaggio al passato recente dell'universo MIT, dal momento che consistono in una cavalcata attraverso una serie di momenti (più o meno) drammatici che hanno colpito la città di New York e/o alcuni eroi nell'arco di poche settimane immaginarie. Per l'ispirazione devo ringraziare il mio editor Carlo Monni (già autore dei VCO, autore di Devil e Marvel Knights, che mi ha anche aiutato con la cronologia degli eventi), Carmelo Mobilia (autore di Occhio di Falco) e il mio co-scrittore de L'Uomo Ragno Fabio Furlanetto. Un caleidoscopico tie-in, alla maniera con cui gli agenti dello SHIELD dell'omonima serie televisiva vivono gli effetti di ciò che avviene sul grande schermo ai membri degli Avengers.
Inoltre la storia ha offerto un'occasione per richiamare il ciclo di storie di Yuri L., che ha preso le redini del nostro Spider-Man tra il 2003 e il 2008, con una serie di storie complesse e originali, caratterizzate anche da personaggi sui generis e dai nomi bislacchi. La maggior parte delle sue trame sono rimaste incompiute (quanto inestricabili) e sono state riprese a modo nostro da Carlo o da me in sedi diverse; avendo deciso di coinvolgere i Ragazzi Ragno nella crisi di Mr. Fear, non mi sono trattenuto dal ripescare il personaggio di Mr. Weird, alla luce del suo potere, e dargli un finale, per quanto brusco. Temo, invece, non sapremo mai chi fosse il suo vecchio capo Quest e quali fossero i suoi scopi. (Mai dire mai, no?)



 

[ii] "Paura e delirio a San Francisco", su Ragno Rosso #17-18.

[iii]< /span> Devil #51.

[iv] L'Uomo Ragno #57.

[v] Devil #53.

[vi] La palestra è di proprietà nientepopodimenoché di Elektra ed è stata sequestrata su Marvel Knights #53.

[vii]< /span> L'Uomo Ragno #83-84.

[viii] Occhio di Falco #18-19.

[ix] Come in una scena di raccordo in L'Uomo Ragno #86.